Allarme Cig in deroga: senza risorse certe 10mila lavoratori a rischio
Nonostante il passo in avanti compiuto nel recente incontro con la conferenza Stato-Regioni, rimane drammatica la situazione per quanto riguarda la CIG in deroga in Umbria.
Infatti, sono oltre 10.000 i lavoratori coinvolti dalla cassa in deroga nel primo mese e mezzo del 2013, i dati comunicati dalla Regione sul numero delle richieste di cigd sono impressionanti; le domande inoltrate dalle aziende che hanno richiesto la messa in cassa integrazione in deroga dal 1 gennaio sono 2.213, diversificate tra la richiesta a zero ore per 2.025 lavoratori e la riduzione oraria che coinvolge un esercito di 8200 lavoratori.
L’impegno finanziario per la copertura si aggira intorno agli 11 milioni 350mila euro, che equivale praticamente all’intera prima trance (11.320.000) di finanziamenti assegnati alla nostra regione, a copertura del periodo fino al mese di marzo.
Va sottolineato che la spesa storica consolidata nel 2012 è stata superiore ai 50 milioni, che i bisogni e le richieste nel 2013 saranno ancora più rilevanti, e che – compreso il finanziamento accertato recentemente – le risorse certe per l’anno in corso non superano i 23 milioni.
Risulta quanto mai urgente avere immediatamente un riscontro sull’ammontare del finanziamento complessivo che sarà attribuito all’Umbria per evitare l’incombente rischio di vedere bloccate le successive autorizzazioni.
Resta inoltre il problema delle circa 150 domande relative all’ultimo periodo del 2012 bloccate dall’INPS e che non trova una soluzione definitiva, infatti ieri, nell’incontro tra il ministro Fornero e il rappresentante delle Regioni, è arrivata solo una parziale quanto insufficiente risposta da parte del Governo, che autorizza l’INPS a pagare solo 2 mesi dei periodo arretrati.
E’ ora che il Governo faccia la sua parte e trovi i necessari finanziamenti per coprire l’intero fabbisogno del periodo residuo del 2012 e garantisca da subito i necessari finanziamenti per far fronte alla crisi che come ben sanno tutti ormai è ben lontana dal vedere la luce in fondo al tunnel.
Nel suo tour elettorale il Presidente del Consiglio in carica Mario Monti, ha completamente ignorato un problema che non è assolutamente tecnico, ma mette in discussione la coesione sociale del Paese e in questo caso dell’Umbria.
Consideriamo tutto ciò scandaloso e inaccettabile, le forze politiche a partire da quelle di Governo, debbono dare una risposta vera, non dimenticando che viviamo in una Repubblica fondata sul lavoro, come recita l’art.1.
E se di tutto questo il candidato Monti si è dimenticato, la Cgil no, e per questo pretendiamo risposte precise e un cambiamento profondo delle politiche economiche e sociali dell’Italia.
Perugia, 14 febbraio 2013 Giuliana Renelli – Responsabile Mercato del Lavoro CGIL Umbria Mario Bravi – Segretario Generale CGIL Umbria