Gli enti pubblici e il “rischio derivati”

Credit Default Swap e Derivati sono strumenti complessi che vanno capiti ed utilizzati a dovere. Ma perché i Comuni e spesso le imprese hanno investito e continuano ad investire in Derivati?

Milioni di consumatori hanno investito in tali prodotti finanziari credendo di aver sottoscritto contratti di assicurazione non speculativi, in cui si impegnavano a pagare un tasso fisso ricevendo indietro un tasso variabile, pagando o incassando la differenza. In realtà, tali prodotti immessi sul mercato sono risultati tossici, tantochè in alcuni casi hanno mandato sul lastrico molti dei sottoscrittori.

Il “rischio Derivati” dal 2008 ad oggi non si è attenuato, anzi come dichiara oggi (ndr 14 maggio 2012) il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, rischia di creare un ulteriori terremoto per l’economia mondiale anche alla luce del recente caso di cronaca che ha riguardato la banca americana JP Morgan.

Basta guardare i numeri per capirlo: le ultime statistiche della Bri, aggiornate al dicembre 2011, calcolano che l’intero mercato di questi strumenti ammonti a 647 MILA MILIARDI DI DOLLARI DI VALORE NOMINALE. Ancora più dei 466 MILA MILIARDI dell’ultima rilevazione realizzata dall’Isda. Si tratta di un numero 14 volte più grande dell’intera capitalizzazione delle borse del Globo e 9 volte più grande del PIL del mondo intero.

La Federconsumatori Umbria, alla luce dei rischi per i consumatori, per le imprese e per gli effetti che potrebbero derivare per gli Enti Locali (e sui servizi pubblici) ha promosso una giornata di conoscenza, approfondimento e dibattito alla quale Vi invita.

L’iniziativa si terrà, come da locandina, venerdì 25 maggio dalle 9,30 al centro Servizi G. Alessi di Perugia.

iniziative, News consumatori